Quando è stata l’ultima volta che sei uscito dal lavoro in orario? Se ti ci sono voluti più di 10 minuti per rispondere, immagino che sia passato molto tempo.
Secondo una statistica dell’Eurostat effettuata nel 2023, il 10% dei lavoratori italiani lavora in media 49 ore a settimana, praticamente l’equivalente di un giorno in più. Si tratta di una percentuale molto superiore a quella media Ue (7,1%), inferiore solamente a quella di Grecia, Francia e Cipro.
È chiaro che la maggior parte di noi fatica a lasciare il lavoro in tempo. Che si tratti della cattiva abitudine di lavorare troppo, di cedere alle richieste di straordinari dell’ultimo minuto o semplicemente di una cattiva gestione del tempo, è giunto il momento di rivalutare il tuo equilibrio lavorativo. Perché, lasciamelo dire, lavorare troppo può sembrare produttivo, ma in realtà è controintuitivo.
Il lavoro eccessivo e lo stress che ne deriva possono portare a diversi problemi di salute, come problemi di sonno, depressione, aumento del consumo di alcol, diabete, disturbi della memoria e malattie cardiache.
Non solo sono dannosi per il benessere personale, ma influiscono negativamente anche sul rendimento lavorativo, manifestandosi con un aumento dell’assenteismo e degli errori sul lavoro. Numerosi studi e ricerche attendibili confermano gli effetti negativi del sovraccarico di lavoro, tra cui quelli condotti negli Stati Uniti dalla National Library of Medicine e a livello globale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2018.
Se ci pensi bene, i benefici a breve termine di un orario di lavoro eccessivamente lungo non valgono le conseguenze a lungo termine. Non danneggerai solo te stesso, ma anche l’azienda per cui lavori. Sarah Green Carmichael dell’Harvard Business Review non avrebbe potuto dirlo meglio:
La questione del sovraccarico di lavoro è in realtà una questione di rendimenti decrescenti: continuando a sovraccaricarsi di lavoro, si lavorerà progressivamente in modo più stupido su compiti sempre più insignificanti.
Ti suggerisco quindi di smettere di registrare tutte quelle ore extra e di provare a mettere in pratica queste cinque strategie che ti aiuteranno a uscire dal lavoro perfettamente in orario e a sfruttare al meglio il tempo che hai a disposizione durante l’orario lavorativo.
5 Modi Efficaci per Uscire dal Lavoro in Orario
1. Crea obiettivi per la fine della giornata
È un aspetto importantissimo, ma purtroppo non molti lo fanno. Se non lavori per ottenere qualcosa dalla giornata, è più probabile che seguirai la corrente e finirai il tuo turno con un’enorme pila di lavoro ancora sulla tua scrivania.
Stabilendo obiettivi specifici per le ore di lavoro, si crea un senso di scopo e di direzione. Ad esempio, se sei un project manager, il tuo obiettivo al termine della giornata potrebbe essere quello di finalizzare la tempistica del progetto o di inviare aggiornamenti sullo stato di avanzamento al team. Avere questi obiettivi mantiene la concentrazione e fornisce un punto di arrivo naturale per la giornata lavorativa.
Quando si creano gli obiettivi per la fine della giornata, è importante essere realistici. Non cercare di pianificare più di quanto riesci a realizzare. Un elenco di attività più breve può sembrare controintuitivo, ma se di solito pianifichi più di 10 attività al giorno e ne porti a termine solo 5 o 6, pianificare solo tre attività potrebbe aiutarti a portarle a termine tutte.
Con un numero minore di compiti, sarà più facile concentrarti e, quando quei tre compiti saranno completati, proverai un senso di realizzazione. Anche se finisci per completare 5 o 6 compiti, i tuoi obiettivi per la fine della giornata sono stati essenzialmente raggiunti, il che ti dà una sensazione migliore quando esci dal lavoro in orario.
2. Stabilisci priorità e tempistiche per le tue attività
Ora che gli obiettivi della giornata sono stati fissati, è il momento di delineare e dare priorità ai compiti che ti aiuteranno a raggiungerli.
La definizione delle priorità è fondamentale per gestire in modo efficiente il proprio carico di lavoro. Inizia a classificare i compiti in base all’urgenza e all’importanza. Dovrai anche stabilire quanto tempo intendi dedicare a ciascuno di essi. Quando assegni il tempo a ciascun compito, cerca di tenere a mente la legge di Parkinson:
“Il lavoro si espande fino a occupare tutto il tempo a disposizione per portarlo a termine”.
In parole povere, la quantità di tempo che hai a disposizione per portare a termine un compito influenza il tempo effettivamente necessario. Se ti concedi due ore, è probabile che completerai il lavoro in quel lasso di tempo. Se invece hai a disposizione l’intera giornata, il compito finirà per richiedere l’intera giornata. Senza stabilire dei limiti di tempo, rischi di dedicare troppo tempo a un singolo compito, con il rischio di compromettere la produttività.
Questo è importante: non sottovalutare la durata dei compiti. Devi essere realistico. Potresti incontrare ostacoli o distrazioni durante il percorso, quindi è importante prevedere un po’ di tempo in più per far fronte a ritardi imprevisti.
Assegnando limiti di tempo realistici alle attività, crei un quadro strutturato che ti aiuta a prevenire gli eccessi e ti garantisce una valutazione più accurata del tuo carico di lavoro. Una volta stabiliti i limiti di tempo, il passo successivo è quello di rispettarli effettivamente. Un ottimo modo per farlo è quello di utilizzare un software di time tracking o un time tracker per progetti. Questi strumenti ti aiuteranno a monitorare con precisione il tempo che dedichi a ogni attività e ti forniranno indicazioni preziose sui tuoi modelli di produttività.
3. Programma le attività dopo il lavoro
Se hai una visita medica o un evento particolare a cui devi andare dopo il lavoro, è molto probabilmente che uscirai da quella porta nel momento in cui finisce il tuo turno. È opinione comune che le attività post-lavorative ci spingano a uscire dal lavoro in tempo. Quindi, perché non programmi ogni giorno delle attività dopo il lavoro?
E no, non intendo dire che devi andare dal medico o partecipare a eventi particolari ogni giorno! Le attività post lavoro possono anche significare programmare di andare in palestra, incontrarsi con gli amici, fare una passeggiata al parco, cucinare la cena entro le 19.00 e così via. Pianifica eventi, hobby o impegni personali in modo da darti una motivazione per uscire in orario
Sapere che ti aspettano impegni specifici può motivarti a portare a termine i compiti entro l’orario di lavoro stabilito. In questo modo si migliora l’equilibrio tra lavoro e vita privata e si infonde disciplina nel rispetto di un orario prestabilito.
Assicurati di aggiungere queste attività al tuo calendario e di considerarle come appuntamenti per i quali DEVI essere puntuale. Questo senso di urgenza ti motiverà a prepararti per uscire dal lavoro in tempo.
4. Concediti 15-20 minuti per concludere
Se il tuo turno finisce alle 17.00, non aspettare le 17.00 per iniziare a concludere il tuo lavoro. Questo è un modo sicuro per rimanere in ufficio più a lungo del dovuto. Al contrario, alla fine della giornata lavorativa dedica un periodo specifico, preferibilmente di 15-20 minuti, per concludere i compiti.
In questo lasso di tempo, concludi qualsiasi task in sospeso, rispondi alle e-mail urgenti e organizza il tuo spazio di lavoro per il giorno successivo. Riservare questa zona cuscinetto crea un punto di arrivo naturale per il lavoro, segnalando che è giunto il momento di concludere la giornata.
Questa pratica non solo ti garantisce una transizione più agevole per uscire dalla modalità lavoro, ma ti aiuta anche a evitare le incombenze dell’ultimo minuto che possono prolungare le tue ore lavorative.
5. Cambia il tuo pensiero sull’uscita dal lavoro in orario
Uscire puntuali dalla porta dell’ufficio non è un motivo valido per sentirti in colpa. Non è indice di mancanza di impegno, pigrizia o antipatia per i colleghi. Se hai raggiunto gli obiettivi che ti sei prefissato per la giornata, il fatto di tornare a casa in orario va festeggiato. È un segno che hai gestito il tuo tempo in modo efficace.
Per sentirti meno in colpa ad uscire dal lavoro in orario, prova a cambiare la tua prospettiva sull’uscita dal lavoro, considerandola come un passo verso il benessere personale e una vita equilibrata. Invece di pensare “Adesso esco dal lavoro”, pensa a frasi come “Vado a casa per passare del tempo con la mia famiglia e i miei amici” o “Vado in palestra per stare più in salute”.
Questo cambiamento mentale ti aiuta a riconoscere il valore di uscire dal lavoro in tempo per mantenere uno stile di vita sano, favorire i legami e impegnarsi in attività che contribuiscono al tuo benessere generale.
Perché Dovresti Uscire dal Lavoro in Orario
Ci sono diversi motivi validi che rendono necessario uscire dal lavoro in orario per mantenere il proprio benessere generale. Alcuni di essi sono stati illustrati nella panoramica di questo articolo, ma vediamo più in profondità come questa semplice decisione possa avere un impatto significativo su vari aspetti della tua vita.
Il sovraccarico di lavoro non fa bene né a te né alla tua azienda
Il prezzo che un orario di lavoro prolungato può avere sulla salute fisica e mentale non può essere sottovalutato. Le ricerche hanno costantemente dimostrato che periodi prolungati di stress e sovraccarico di lavoro possono portare a gravi problemi di salute, tra cui un aumento dei livelli di stress e di ansia.
I risultati della ricerca effettuata nel 2016 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità suggeriscono anche che lavorare 55 ore o più alla settimana è collegato a una probabilità del 35% maggiore di subire un ictus e a una probabilità del 17% maggiore di morte per cardiopatia ischemica rispetto a chi lavora 35-40 ore alla settimana. È un costo elevato da pagare per sacrificare il proprio benessere sull’altare del lavoro.
Oltre agli effetti negativi sulla salute, il sovraccarico di lavoro può influire negativamente anche sull’azienda. Molti studi hanno dimostrato che lavorare a lungo non porta necessariamente a un aumento della produttività.
Al contrario, un eccesso cronico di lavoro e il conseguente stress e problemi di salute possono contribuire all’assenteismo, all’aumento del turnover e all’incremento delle richieste di permesso per malattia. Inoltre, per quanto si possa essere bravi nel proprio lavoro, quando si è affaticati ed esausti per le lunghe ore di lavoro, non solo si è inefficienti nelle proprie mansioni, ma è anche più probabile che si commettano errori.
Un’indagine sul lavoro e il benessere condotta nel 2021 dall’American Psychological Association, che ha coinvolto 1.501 lavoratori adulti statunitensi, ha rivelato che il 79% dei dipendenti ha sperimentato lo stress correlato al lavoro nel mese precedente l’indagine. Quasi 3 dipendenti su 5 hanno dichiarato di aver risentito degli effetti negativi dello stress. Tra questi, la mancanza di interesse, motivazione o energia per il 26% degli intervistati e la mancanza di impegno sul lavoro per il 19%.
Morale della favola? Il sovraccarico di lavoro non solo mette a repentaglio la tua salute, ma compromette seriamente la tua efficacia sul posto di lavoro.
Uscire dal lavoro in orario migliora l’equilibrio tra lavoro e vita privata
Ah sì, l’equilibrio tra lavoro e vita privata. Non è forse quello che la maggior parte di noi, se non tutti, vuole raggiungere? Ecco perché è diventato l’argomento di tanti libri e seminari di auto-aiuto. Non sono un life coach certificato o un guru della produttività, ma posso dirti con certezza che uno dei passi che puoi fare per avvicinarti al sempre sfuggente equilibrio tra lavoro e vita privata è quello di non passare tutto il tempo in ufficio.
Uscire dal lavoro in orario offre un’opportunità preziosa per staccare dai doveri professionali e dedicare tempo di qualità ad attività che portano gioia e soddisfazione personale.
Che si tratti di socializzare con gli amici, di godersi una piacevole passeggiata con il proprio cane o di dedicarsi finalmente a quel libro che attendeva pazientemente sullo scaffale, questi piaceri apparentemente semplici svolgono un ruolo cruciale nel ricaricare le batterie mentali ed emotive. In questo modo puoi tornare al lavoro con una mente fresca e una motivazione rinnovata.
Uscire in orario ti costringe a essere disciplinato
Sappiamo tutti che la disciplina è importante per il successo personale e professionale. E anche qualcosa di semplice come l’imporsi di uscire dal lavoro in orario ogni giorno può essere un modo per costringersi a essere più disciplinati nel gestire il proprio tempo al lavoro.
Torniamo a ciò che dice la legge di Parkinson: “Il lavoro si espande fino a occupare tutto il tempo a disposizione per portarlo a termine”. Se continui a procrastinare e ad estendere le scadenze di lavoro, sei destinato a prolungare le tue ore in ufficio alla fine della giornata. Se invece fissi delle scadenze chiare e non negoziabili, sarai costretto a portare a termine i compiti e i progetti entro il tempo stabilito.
Imponendo un limite alle tue ore di lavoro, ti costringerai a essere più disciplinato, a dare delle priorità ai compiti, a prendere decisioni efficienti e a evitare inutili procrastinazioni.
Riflessioni Finali
Non c’è niente di male a lavorare qualche ora in più ogni tanto, soprattutto se ami il tuo lavoro. Ma se ti ritrovi a passare più tempo del necessario in ufficio, a sentire un calo di motivazione o a sperimentare una persistente nebbia cerebrale, è possibile che il tuo corpo ti stia dicendo di fare un passo indietro e di rivalutare il tuo equilibrio tra lavoro e vita privata.
Le prove sono chiare: il sovraccarico di lavoro cronico non fa bene né a te né alla tua azienda. Quindi, fai un favore a te stesso e alla tua azienda provando le cinque strategie descritte in questa guida. Queste ti aiuteranno a prendere il controllo della tua giornata lavorativa e a portare a termine ciò che devi fare entro la fine del tuo turno. Questo, a sua volta, ti consentirà di uscire dall’ufficio in orario, in modo da poterti ricaricare per affrontare al meglio la giornata lavorativa successiva. Un saluto!